Ancora una volta Google non getta la spugna sul fronte dei Social networks. Dopo il recente naufragio di Google+ e quello passato di Google Hire, ci riprova con una nuova piattaforma che prende spunto da Pinterest: Keen.
Cos’è Keen?
Keen è il nuovo social a marchio Google che ha come obiettivo la creazione di community legate da comuni interessi. Keen in inglese significa “appassionato” e sono proprio le passioni degli utenti il motore di questa nuova piattaforma. Si punta a sfruttare hobby, interessi, passioni degli utenti per creare dei percorsi di navigazione selezionati.
Un modello già visto?
Certo che si! Il modello è appunto Pinterest. Ma con una marcia in più: il noto machine learning ormai tratto distintivo del colosso di Mountain View. Grazie ad esso, infatti, i risultati saranno più pertinenti e di maggiore qualità per l’utente.
Come funziona?
Ogni “keen” riguarda un argomento che può essere seguito dagli altri utenti (come le board di Pinterest). Un sistema di notifiche avviserà tutti coloro che seguono un dato Keen di eventuali aggiornamenti pubblicati man mano. Il tutto consentendo di attingere anche ad altre risorse di approfondimento non pubblicate sul social, a cui si collegano con link nell’apposita sezione “Explore”. Alla base c’è un cambio di idea rispetto ai consueti Social networks.
Come ha spiegato CJ Adams, uno dei responsabili dello sviluppo di Keen, l’obiettivo è far scegliere all’utente cosa effettivamente vuole navigare e quali sono realmente i suoi interessi. Una direzione diametralmente opposta a quello che succede ad esempio su Facebook dove l’algoritmo di base ancora oggi non restituisce contenuti sempre pertinenti con i gusti degli utenti.
Secondo me la colpa non è solo dell’algoritmo, ma anche e soprattutto della grande mole di adv presente. Adv che atterrerà anche su Keen, quindi staremo a vedere…
È già disponibile?
Si, per Android è da desktop. Siamo infatti molto curiosi di sperimentarlo non tanto per la novità del modello (palesemente copiato da Pinterest), bensì per vedere come si comporta il motore di ricerca. Il vero vantaggio competitivo di Big-G infatti è la sua ormai nota esperienza nell’apprendimento automatico, che nelle intenzioni dovrebbe permettere di proporre solo contenuti di reale interesse per gli utenti, senza errori e con precisione “millimetrica”. E allora non ci resta che iscriverci a Keen!