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Come funzionano i contenuti per la Seo

Vuoi migliorare il posizionamento del tuo sito? La cosa migliore che puoi fare è capire come funzionano i contenuti per la Seo.
Partiamo col dire che la SEO si divide tra SEO on-site e SEO off-site. Quando parliamo di contenuti siamo all’interno della branca della SEO on-site, ovvero tutte quelle ottimizzazioni che si possono fare all’interno delle pagine del nostro sito web con l’obiettivo di rendere più leggibili i nostri contenuti agli occhi dello spider di Google.
Sappiamo bene che la SEO dipende da una serie di accorgimenti anche molto tecnici, ma sicuramente la differenza la fanno i contenuti delle nostre pagine.

Oggi sappiamo con certezza che l’algoritmo di Google tiene molto in conziderazione la qualità dei contenuti che pubblichiamo asttraverso metriche come ad esempio il taso di rimbalzo delle nostre pagine e la durata media di permanenza sulle stesse. Perciò tanto più è interessante e qualitativamente valido il nostro cotentuto, tanto più Google tenderà a posizionarci meglio in Serp.

Lato SEO la qualità di un contenuto è legata anche alla pertinenza con le parole chiave e con il posizionamento delle parole chiave stesse all’interno del testo.

Chi si occupa di creare i contenuti per la Seo?

All’inizio si parlava di copywriter per quanto riguarda la scrittura dei testi. Oggi si deve necessariamente parlare di Seo Copywriter, ovvero coloro che si sono specializzati nella creazione di contenuti testuali ottimizzati per la SEO. A questi si aggiungano poi gli articolisti, individui che sono specializzati nella riscrittura di articoli preesistenti o nella traduzione di articoli in inglese.

Quindi come scegliere chi fa al caso nostro?
Innanzi tutto dobbiamo tenere di conto 2 aspetti importanti:

  1. perchè stiamo scrivendo un determinato contenuto
  2. quali regole dobbiamo seguire per avere successo in ottica SEO e di Inbound Marketing.

Onestamente pensando a questi due aspetti devo dire che l’articolista mi sembra una figura poco preparata e quindi affidarsi a lui potrebbe rivelarsi una perdita di tempo e soldi. Il problema più grande è che nella maggior parte dei casi l’articolista non ha competenze di Copy nè tanto meno di Marketing. Il SEO copywriter normalmente è un professionista della comunicazione e di come si scrive un testo in ottica SEO. Ma d’altro canto, per quanto possa essere competente non conoscerà mai tutte le sfaccettature dell’attività della tua azienda ed avrà sempre bisogno di una SEO specialist che gli comunichi una keyword research su cui basare la stesura dei testi.

E quindi cosa si fa?

Chi può realmente scrivere i testi del mio sito web?

L’accoppiata vincente è sempre fatta dal proprietario dell’azienda o qualcuno che faccia le sue veci + un professionista della SEO.

Chi meglio del proprietario di un’azienda, o di un suo dipendente , conosce la realtà aziendale e il proprio settore? Ecco perchè la loro presenza nella stesura dei testi è fondamentale!

Ma per fare al meglio il lavoro, questa persona dovrà avere a monte un consulente che gli fornisca un minimo di indicazioni di copywriting e soprattutto una lista di parole chiave da utilizzare. Questa figura dovrà inoltre occuparsi poi della revisione dei testie della formattazione per renderli maggiormente leggibili e piacevoli per l’utente e ottimizzandoli secondo le regole on-oage della SEO (dall’ottimizzazione dello snippet ai tag alt ecc.).

Quanto deve essere lungo il testo delle pagine del mio sito web?

Esistono moltissimi miti e leggende dedicati alla lunghezza perfetta di un articolo SEO.

Bene! Voglio svelarti un segreto… non esiste un numero prestabilito di parole da scrivere che rederà il tuo articolo o la tua pagina perfetti!

La risposta corretta alla domanda è come accade spesso: DIPENDE!

Ma da cosa?
Nel mondo del digital marketing ogni variabile dev’essere tenuta in considerazione e in base al contesto, alla clientela o target di riferimento, all’ultilizzo potrebbero variare le regole del gioco e di conseguenza la lunghezza dei nostri testi.

Tuttavia esistono delle metriche di base da tenere in considerazione:

  1. è riscontrato che gli articoli aventi più di 1000 parole hanno più chance di finire in prima pagina
  2. è riscontrato che gli articoli aventi 2000/3000 parole hanno più chance di finire nelle prime 3 posizioni organiche
  3. è riscontrato inoltre che gli articoli aventi almeno 2000 parole ricevono più traffico organico, maggiori condivisioni e backlink naturali

Tutto questo perchè contenuti più corposi hanno la possibilità di contenere parole chiave e correlazioni legate al campo semantico dell’argomento trattato rendendolo più interessante e ricco, permettendoci di trattare tutti gli argomenti strettamente legati alla query di ricerca di partenza dell’utente.

Quali altri fattori devo considerare per i contenuti?

Le best practice dei contenuti parlano anche di usabilità, il che significa scegliere adeguatamente font e dimensione del testo. L’esperienza di lettura dell’utente come ti ho scritto all’inizio influenza moltissimo l’algoritmo di Google. Inoltre la formattazione allineata a sinistra dei paragrafi è di grande importanza per la leggibilità.

Infine puoi sfruttare le regole della “piramide rovesciata” per rendere più attraente il tuo testo:

Punta ad attrarre l’attenzione del lettore subito dal primo paragrafo, senza dilungarti in introduzioni troppo pesanti e lunghe. Ricorda che spesso l’utente online è frettoloso per cui la prima impressione è sempre quella che conta.

Parti dalle informazioni principali, ciò che risponde in maniera abbastanza esaustiva alla query di partenza. Sviluppa poi il contenuto in maniera leggibile e piacevole seguendo le regole della formattazione.

Espandi successivamente il tuo topic con informazioni aggiuntive di rilievo. Evita cose poco utili all’utente solo per “allungare il brodo”.

Cosa influenza una buona formattazione del testo?

Abbiamo già parlato del font e della sua dimenzione e dell’allinamento a sinistra.
A questo aggiungi:

  • l’uso di elenchi puntati e/o numerati per rendere più legigbili ed immediate eventuali informazioni inserite come lista (come sto facendo proprio adesso).
  •  l’uso dell’indice dei contenuti: una serie di ancore che portano l’utente subito al paragrafo di maggior interesse
  • la paragrafazione direi che è alla base
  • l’uso del corsivo e del grassetto per dare rilievo ai concetti più importanti
  • l’uso delle immagini
  • l’uso dei tag header (H1, H2, H3 ecc) che ti permettono di dare una gerarchia ai contenuti
  • scrivere frasi chiare e non troppo lunghe.

Vuoi altri consigli utili su come scrivere i tuoi contenuti o hai qualche dubbio sull’argomento?
Usa i commenti qui sotto e scrivimi!

 

Alessandra Renai

Alessandra Renai

Ciao mi chiamo Alessandra e sono una Social & Marketing Strategist. Facebook addicted per natura, sono appassionata di tutte le novità che il web e i social ci propongono e non vedo l'ora di condividerle con voi.

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